Come si calcola il valore catastale di un immobile?
Il valore catastale di un immobile, che in molti casi è inferiore al valore di mercato, viene spesso usato su richiesta dell’acquirente, persona fisica, come base imponibile per la determinazione delle imposte dovute in caso di acquisto di un immobile abitativo e le sue pertinenze; il cosiddetto sistema Prezzo-Valore, che oltre ai vantaggi economici, tutela l’acquirente da eventuali accertamenti da parte dell’Amministrazione Finanziaria. Per poter calcolare il valore catastale di un immobile è necessario avere a disposizione due dati: la sua rendita catastale (indicata nella visura) ed il coefficiente attribuito per legge alla categoria catastale a cui appartiene. Il valore catastale si ottiene moltiplicando la rendita catastale, rivalutata del 5%, per il coefficiente della relativa categoria. Tabella dei coefficienti rivalutati del 5%.
Categoria catastale e destinazione d’uso | Coefficiente rivalutato del 5% |
da A/2 a A/6 – Â usati come abitazione principale | 115,5 |
gruppo A e gruppo C ( esclusi A/10 e C/1 ) | 126 |
A/10 – uffici | 63 |
Da B/1 a B/8 | 176,4 |
C/1 – negozi e botteghe | 42,84 |
gruppo D – destinazione speciale | 63 |
gruppo E – destinazione particolare | 42,84 |